I prodotti biologici Girolomoni anche KOSHER.

Una Azienda basata sui valori autentici della vita di campagna, sull’amore per la natura e le cose vere. Nasce così la realtà Girolomoni, il meglio dei prodotti alimentari biologici Made in Italy.
Che ha ritenuto di includere la certificazione Kosher a firma del Rabbino Scialom Bahbout e del Rabbino David Margalit.
http://www.girolomoni.it/it/certificazioni.php

Pasta Giglio certificata Kosher.

L’azienda Giglio opera nel rispetto di rigorosi standard qualitativi riconosciuti a livello internazionale; infatti, già a partire dalla fine degli anni ’90, la sicurezza di tutte le fasi del processo di produzione e la qualità del prodotto finito vengono assicurate dalla rigorosa osservanza del collaudato sistema di autocontrollo Haccp (Decreto Legislativo n. 155 del 1997).
Inoltre, grazie ad un’attenta ed intelligente politica imprenditoriale, nel 2002 l’azienda è stata certificata secondo le norme UNI EN ISO 9001; successivamente, nel 2004, ha ottenuto ulteriori importanti attestati: il BRC (British Retail Consortium) e l’IFS (International Food Standard) rilasciati dall’Ente di Certificazione CSQA.
Nel corso del 2009 è stata conseguita la certificazione del metodo di produzione biologico ai sensi del Regolamento CE 834/07 e 889/08 ed è stato portato a termine l’ambizioso progetto di inserimento di un Sistema di Gestione per la Sicurezza Alimentare (FSMS) secondo la norma UNI EN ISO 22000.
Infine, nel 2012, l’azienda ha ottenuto la certificazione Kosher.

Come certificare kosher la spirulina.

La Spirulina è una microalga usata come componente per gli integratori o per preparati alimentari.

Per essere considerata Kosher, il Rabbino certificatore, od un suo incaricato, deve verificare le seguenti informazioni :

– Acqua di coltura. Gli eventuali additivi in aggiunta devono essere certificati Kosher.

– Tutta la lavorazione deve avvenire per mezzo di macchinari e filtri che non rilascino nessuna sostanza che sia derivata da grassi animali o da derivati dell’uva.

– Nel caso l’azienda producesse capsule a base di Spirulina, le capsule devono essere già certificate Kosher in quanto potrebbero contenere gelatine di origine animale o additivi / coloranti proibiti dalle regole alimentari ebraiche.

Mangia sano mangia Kosher.

Numerosi sono i benefici per la salute apportati dalla dieta Kosher , oggi anche il mondo medico indiscutibilmente ne è consapevole.         Le persone , infatti, che seguono, in maniera rigorosa,una dieta ebraica sono generalmente più sane rispetto a quelle che non lo fanno.   Ad esempio, i primi hanno livelli di colesterolo più bassi dei secondi,in quanto la dieta non permette di mangiare insieme la carne con i prodotti caseari. Di conseguenza, niente pizza,cheeseburger o lasagne, eliminando così, in un sol colpo la quasi totalità dei prodotti che si possono mangiare in un Fast Food. Non sono da trascurare, inoltre le limitazioni che riguardano la carne di maiale, caratterizzata dalla presenza di più allergeni rispetto ad altri tipi di carne.          Altri animali, poi, che non si possono mangiare sono i rettili e gli insetti , ma questo nella nostra cultura alimentare non costituisce  certo un sacrificio, inoltre sono vietati par la dieta Kosher alcuni piccoli mammiferi, come i conigli. Questi ,sono solo alcuni esempi, per i quali si sta sempre più diffondendo nel mondo medico scientifico la dieta Kosher sinonimo di benessere e salute.

L’intero anno 2018 sarà dedicato al cibo Italiano

L’intero anno 2018 sarà dedicato al cibo Italiano, lo hanno deciso i Ministeri delle politiche agricole alimentari e forestali e dei Beni culturali e del turismo. La nuova programmazione istituzionale di eventi manifestazioni sarà improntata esclusivamente alla cultura e tradizione enogastronomica  Italiana. Obiettivo ambito sarà il riconoscimento Unesco legato al cibo come la Dieta Mediterranea e da ultimo l’Arte del pizzaiuolo Napoletano iscritto nell’albo d’oro dell’Unesco. L’inscindibile legame tra cibo arte e paesaggi sarà l’asse portante della politica di promozione strategica che l’Enit porterà aventi durante tutto il 2018 attraverso la rete delle ambasciate Italiane nel mondo . Il fine ultimo è quello di evidenziare come il cibo italiano faccia parte del patrimonio culturale e dell’identità Italiana . Questa apprezzabile programmazione ,per la valorizzazione del cibo Italiano non può non dedicare uno spazio speciale alla produzione di prodotti alimentari Made in Italy certificati “Kosher “un segmento che negli ultimi anni registra sempre maggiore incremento in ordine di fatturato per l’esportazione ma anche interesse culturale e di politica    Internazionale.

CAPRI KOSHER

Capri Tiberio Palace. Lussuoso hotel a 5 stelle, anch’esso a pochi passi dalla Piazzetta, è tuttavia un rifugio intimo grazie alla sua posizione riparata.

I tocchi multietnici dell’arredo e il design contemporaneo si sposano armoniosamente con l’allure leggendaria dell’isola.

Tra i servizi il ristorante tradizionale e kosher, spa, piscina e una libreria TASCHEN, con un’ampia selezione di libri d’arte, di fotografia, di moda e di cinema (via Croce 11, Capri).

FONTE Dire Donna

Mangiare Kosher

Un nuovo progetto promosso dal Rabbino Capo di Venezia Scialom Bahbout in collaborazione con comitato scientifico di Alma Italy sul portale www.kosheritaly.it si potranno visionare i lavori e le iniziative scientifiche.

Sviluppare e attuare una strategia basata sulla ricerca e sull’innovazione in grado di consolidare e incrementare i vantaggi competitivi nazionali e indirizzare il settore agroalimentare italiano verso nuovi sistemi di produzione e processi, coerentemente con una sempre maggiore domanda di mercato Europeo e mondiale per i prodotti certificati Kosher oggi sinonimo inequivocabile di alta qualità.

Soddisfazioni per Cantine Mediterranee alla Borsa Vini Vienna 2017

Il Fiano di Avellino Kosher prodotto dall’azienda vinicola Cantine Mediterranee è stato dichiarato, durante la Borsa Vini Vienna 2017, miglior vino bianco in assoluto e recensito sulla stampa austriaca.
Il sig. Vincenzo Napolitano, proprietario della cantina, dichiara che ottenere un tale risultato in Austria è gratificante poiché è una nazione che produce prevalentemente vino bianco e di ottima qualità.

Kosher? E’ buono e sano Il boom dell’alimentazione ebraica che ha conquistato l’Italia

Che cosa mangiamo portando sulle nostre tavole ogni giorno? E quanto siamo attenti alla salute ogni volta che cuciniamo? Etica e cibo è un binomio spesso colpevolmente dimenticato. La “kasherut” indica l’idoneità di un cibo a essere consumato dal popolo ebraico secondo le regole alimentari della religione stabilite nella Torah, come interpretate dall’esegesi del Talmud e come sono codificate nello Shulchan Aruk. Ma oggi l’alimentazione kosher si è diffusa bene al di là dei soli osservanti di religione ebraica.

koshermansuetoVedi alla voce: salutismo religioso. Cioè mangiar bene, e anche di gusto, senza dannegggiare la salute. Anzi, preservandola. Di kosher e kasherut si parla sempre più. Oggi l’Università di Napoli ha dedicato all’argomento una tavola rotonda alla quale hanno partecipato docenti ed esperti. Di recente è stato pubblicato un libro – “Conoscere il Kosher” – scritto da Marco Mansueto (edzioni Iuppiter) che è una guida aggiornata e interessante su un argomento che coinvolge sempre più.

 

Kosher is better, e non solo negli Stati Uniti dove gli ebrei rapprsentano l’un per cento dell popolazione. Il segreto? La maggiore qualità e sicurezza del prodotto coniugata con i benefici per la salute. Come spiega bene un articolo pubblicato da “Wise Society” (http://wisesociety.it/alimentazione/sempre-piu-consumatori-dicono-kosher-is-better/) “il salto di qualità del “kosher food” nella grande distribuzione è giunto negli ultimi dieci anni. Il boom, non sempre tale, della celiachia, di allergie e intolleranze alimentari e la contaminazione tra etnie avvenuta ha permesso di fare conoscenza con abitudini gastronomiche diverse.

ciboisraele

Così, per esempio, musulmani e induisti si rifugiano negli alimenti adatti agli ebrei quando non trovano quelli che fanno per loro. E celiaci, intolleranti al lattosio e consumatori vegetariani fanno lo stesso perché si fidano di prodotti che superano minuziosi controlli, prima di arrivare tra gli scaffali dei supermercati”.
“Pane azzimo, falafel, carne senza sangue e sali senza additivi vengono controllati tanto nelle aziende quanto nei ristoranti (Roma è la città italiana che ne conta di più) e sono una garanzia per i consumatori di rispetto per la salute e per gli animali (nel caso dei piatti a base di carne). Le conseguenze sono più economiche che legate alla salute. Vive una fase di moltiplicazione la “tribù” di chi desidera “kosherizzare” i propri cibi e di conseguenza è in aumento anche il gruppo dei “controllori”, rabbini specializzati nel verificare l’adesione dei produttori alle rigide norme contenute nella Torah (la revoca della certificazione può avvenire in qualsiasi momento)”.

Rav Shalom Bahbout

Spiega Rav Shalom Bahbout nella prefazione al libro di Mansueto: “L’Ebraismo ha sempre dato alla cura dell’alimentazione un ruolo importante nella vita di ogni giorno. La continua e rapida trasformazione del mondo dell’alimentazione nel mondo moderno impedisce una conoscenza precisa di ciò che andiamo ad acquistare per mangiare. Gli alimenti spesso contengono una serie infinita di ingredienti, per lo più ignoti alla maggior parte dei consumatori: pertanto chi si vuole attenere alle regole bibliche deve fare uso di cibi che siano certificati kashèr (kòsher nella pronuncia in inglese), cioè “idonei” all’alimentazione secondo le leggi ebraiche. Questo obiettivo diventa più semplice da raggiungere se i prodotti che acquista sono certificati kashèr. È chiaro che questa certificazione, che è essenziale per un ebreo che voglia attenersi alle regole della tradizione, ha la sua importanza anche per chi, pur non essendo ebreo, desidera avere maggiore certezza sui cibi di cui si nutre”.