Il Rabbino Capo di Napoli e del Mezzogiorno ha incontrato il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, per discutere sul rapporto tra la sicurezza alimentare e i protocolli della kasherut, cioè le norme alimentari secondo la tradizione ebraica. A tal proposito poniamo alcune domande al Prof. Scialom Bahbout:
Signor rabbino, cosa c’entrano delle norme religiose con la sicurezza alimentare?
C’entrano eccome! La società moderna si rende conto che ciò che entra nella bocca è non meno importante di ciò che ne esce. L’ebraismo ha sempre avuto un’attenzione particolare nei confronti di tutti gli alimenti e questo non solo perché come diceva il filosofo Feuerbach “l’uomo è ciò che mangia”, ma perché l’uomo deve distinguersi dagli altri esseri anche attraverso ciò che mangia. In effetti ognuno dedica ogni giorno parecchio tempo alla sua alimentazione e questa deve essere un’occasione anche di riflessione.
Ma perché l’alimento kosher sarebbe più sicuro?
Ogni alimento kosher è sottoposto a una serie di controlli che ne garantiscono la qualità e questa viene certificata attraverso verifiche continue che vanno dall’inizio alla fine della produzione e naturalmente non sono ammesse contraffazioni.
Tutti gli alimenti devono essere sottoposti a controlli?
In linea di principio si, anche se talvolta i controlli del Ministero della Sanità potrebbero essere sufficienti. Ovviamente i controlli variano da alimento a alimento. I più complessi sono gli alimenti di origine animale che necessitano di esperti per la macellazione e il controllo (talvolta ciò che viene approvato dai veterinari viene escluso dal rabbino); l’alimentazione ebraica esclude la possibilità di consumare alimenti contenenti latticini e carni, cosa che ha un’influenza sul piano della dieta; se un alimento è dichiarato “Parve”, cioè che non contiene né carne né latte, chi è allergico al lattosio può essere certo di non trovare residui di latte perché deve poterlo mangiare in un pasto di carne; lo stesso dicasi per alimentiche non contengono glutine: i celiaci possono stare tranquilli che non è possibile che esistano anche poche parti per milione di glutine.
Vi sono regole per il controllo della salute dell’animale?
Certamente, perfino di natura psicologica: non si può macellare nello stesso giorno la madre e il figlio. Bisogna evitare di sottoporre gli animali a stress particolari. Esiste un precetto per cui è proibito procurare dolori a un animale ecc.
Come reagiscono i mercati rispetto a un prodotto certificato kosher?
In alcuni paesi viene assunto come prodotto biologico anche se si tratta di due tipi di certificazione diverse. Ritengo che l’attenzione dei clienti verso i prodotti kosher sia in costante aumento sia in Italia che all’estero.